La settimana scorsa si è svolto presso la Mistica (Agricoltura Capodarco) di Roma “DUE ANNI A ROMA”, il convegno conclusivo, di presentazione delle attività realizzate e dei risultati raggiunti dal Progetto 00100 (bando Minori al centro – finanziato da Roma Capitale – Politiche Sociali e gestito dalle Parsec Cooperativa Sociale e Il Cammino Cooperativa Sociale onlus) di prevenzione, sostegno e riduzione del rischio di devianza in favore di persone di minore età e di promozione di un loro positivo rapporto con il proprio territorio.
E’ stata un’importante occasione per condividere con istituzioni, cittadini, associazioni e attori sociali il lavoro capillare svolto in questi due anni su tutta Roma e con un focus particolare nei territori di Montespaccato, Bastogi47, Cinecittà skate park, Casal Bruciato, Tor Bella Monaca, Primavalle, Ostia, Bronx, Corviale, La Rustica, Prato Fiorito.
L’esperienza ha sicuramente dimostrato che il territorio, oltre ad essere produttore e/o sede di marginalità/disagio/devianza, può divenire nello stesso tempo agente di prevenzione e promozione sociale.
Attraverso unità di contatto su strada e di educativa territoriale (outreach), ma anche attraverso l’organizzazione di eventi musicali e artistici e la collaborazione con la rete delle associazioni e con la rete dei servizi (sociali e sanitari) presenti nella città, è stato infatti possibile entrare in contatto con ragazzi e ragazze (circa 9800 complessivamente) proprio là dove può rivelarsi più difficile l’intervento dei servizi o delle istituzioni in generale. Gli operatori dell’Unità di Contatto hanno incontrato i giovani che vivono in contesti di marginalità, offrendo loro un accompagnamento verso percorsi di emancipazione, costruzione ed inclusione sociale. Se è vero, infatti, che parte della devianza minorile ha a che fare con la povertà, declinata come povertà culturale, economica, sociale, di opportunità, allora prevenire la devianza significa mettere in campo azioni complesse che vadano a contrastare quei fattori. Diversamente, si rischia di criminalizzare la povertà.
Il lavoro è stato anche messo a dura prova dall’avvento della pandemia da Covid19 che ha costretto l’equipe ad una rimodulazione delle attività proprio per rispondere in maniera più efficacie alle nuove forme di disadattamento giovanili e alle nuove esigenze emerse da parte dei minori in questi difficili mesi.
Su tutto ciò alla Mistica abbiamo riflettuto insieme anche ad alcune delle associazioni coinvolte nel progetto, a diversi assistenti sociali, all’Assessora alla Persona, alla Scuola e Comunità solidale del Comune di Roma, Veronica Mammì e a Laura Alves – Referente del progetto per il Comune di Roma. E’ stato un momento di confronto ulteriore e di pianificazione di interventi futuri e di attività di collaborazione.
E’ emerso con ancora più urgenza che a Roma il focus sui minori è necessario e prioritario: la città presenta complessità e disomogeneità, soprattutto, anche se non esclusivamente, a carico delle zone periferiche che continuano a configurarsi come vulnerabilità endogene, difficilmente riparabili.
Questi anni sul campo hanno confermato che le istituzioni sono presenti, ma in maniera discontinua; che la progettualità è altalenante e che un potente antidoto potrebbe essere quello di ripartire da una pianificazione degli interventi territorio per territorio, specificità per specificità; stringendo patti concreti e realizzabili che coinvolgano tutti, dalle istituzioni, ai servizi, alle reti territoriali. Il privato sociale, così come l’intervento di progetti come 00100, può svolgere sicuramente l’importante ruolo di zona ponte, luogo di scambio e di ricucitura dei patti non più presenti.
Per approfondire e conoscere tutte le attività svolte all’interno del progetto 00100 e i risultati raggiunti puoi scaricare la relazione conclusiva cliccando qui: Relazione Conclusiva Progetto 00100